8 Gennaio 2024

A febbraio i milanesi sono usciti di più

Gli ultimi dati di Blimp sul Sole24Ore

Secondo le ultime evidenze sul traffico pedonale e veicolare nell’Area Metropolitana di Milano, nelle ultime settimane in zona gialla gli spostamenti sono tornati ai livelli di settembre e ottobre 2020, con un incremento dei fattori di rischio in città. Ora, il recente passaggio a zona arancione sarà sufficiente per limitare gli spostamenti?

Il 1° marzo è stato il primo giorno di una nuova zona arancione per la Lombardia. Dopo tre settimane in fascia gialla, infatti, lunedì gli abitanti della Regione si sono svegliati con nuovi divieti e restrizioni da rispettare, al fine di contenere quella che sembra a tutti gli effetti un’altra impennata dei contagi. Ma intensificare il colore della Regione da giallo ad arancione è sufficiente a limitare gli spostamenti dei cittadini?

Nelle scorse settimane il team di Blimp, che esamina i dati in tempo reale sui flussi di persone e veicoli nell’Area metropolitana di Milano, nell’ottica di fornire all’Amministrazione Comunale uno strumento decisionale e di gestione del trasporto pubblico locale, ha rilevato un incremento nei fattori di rischio in città. A raccontarlo è Michela Finizio sul Sole24Ore, in un articolo che documenta le ultime evidenze fornite dalla società milanese. Il primo dato rilevante: a metà febbraio gli spostamenti a Milano sono tornati ai livelli di settembre e ottobre2020.

Aumento del traffico e fasce orarie:

Ma quand’è che siamo usciti di più? Sicuramente intorno all’ora di pranzo, durante la quale è stato registrato un incremento nel traffico di persone e di veicoli tanto nelle zone centrali della città quanto in quelle della“movida” e negli snodi stradali.

I dati sul traffico pedonale, poi, hanno mostrato una propensione agli incontri nella fascia oraria degli aperitivi, che sono andati a sostituire le classiche cene in compagnia, oggi inaccessibili.

È interessante notare che, in generale, quando ci si trova zona gialla o arancione i flussi pedonali sono per lo più correlati al meteo che alle restrizioni vere e proprie. Tradotto: se c’è bel tempo, si esce di più.

Ripresa delle attività e fattori di rischio

Un altro dato che desta curiosità è il seguente: durante le prime due settimane in zona gialla del 2021, il traffico sugli snodi stradali è cresciuto sensibilmente rispetto alle due “settimane gialle” di dicembre 2020, forse a causa di una ripresa delle attività lavorative in ufficio. Che sia l’inizio della fine dello smart working?

È utile osservare, infine, che i diversi passaggi da zona gialla ad arancione (e viceversa) non hanno avuto un forte impatto sui flussi di persone e veicoli: nella città di Milano, nello specifico, non si rileva alcuna differenza in tal senso.

Che significa? Che le uniche misure in grado di ridurre davvero gli spostamenti e, di conseguenza, i rischi di contatto tra le persone sono la zona rossa, il lockdown e il coprifuoco. Le prossime settimane, in questo senso, potrebbero rivelarsi decisive.

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