Il 2020 ci ha dato modo di riflettere sull’importanza della salute e di politiche sanitarie volte a garantire una vita sana, promuovendo il benessere di tutti a ogni età. Come raccontato i giorni scorsi dalla redazione di i404, la stessa Agenda 2030 con il Goal 3 (Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età) promuove la prevenzione per migliorare la qualità della vita di tutti anche sfruttando la tecnologia che abbiamo a disposizione e che può diventare nostra grande alleata.
Come l’intelligenza artificiale viene in nostro soccorso?
La testata cita in particolare il caso di Blimp, Impresa del gruppo e-Novia che, nel momento in cui è scoppiata l’emergenza, ha deciso di mettere a disposizione la sua tecnologia per aiutare aziende e imprese a ripartire più velocemente.Nata nel2017, Blimp ha sviluppato un sensore di intelligenza artificiale che serve a misurare i flussi delle persone e rilevarne ad esempio la distribuzione di genere e fasce di età. Dopo le restrizioni di marzo 2020, l’impresa, che già collaborava con alcune realtà messe a dura prova dalle norme di sicurezza emanate (come i punti vendita e i centri commerciali), ha deciso di sfruttare il progetto per supportare la ripresa, già a partire dalla Fase 2, avviata tra aprile e maggio. L’intelligenza artificiale è stata addestrata per riconoscere le situazioni a rischio contagio: gli assembramenti e il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. I sensori di Blimp sono infatti in grado oggi di rilevare la distanza tra le persone e se indossano o meno una mascherina. Quando si registra una situazione di pericolo, viene inviato un alert, che può essere un avviso sonoro, una voce automatica che ricorda di osservare le regole.
Questa feature, chiamata Beat-19, è stata sfruttata principalmente in stabilimenti produttivi e uffici, per aiutare a riaprire fabbriche e aziende in sicurezza. I sensori sono stati installati nelle aree di ristoro, dove è più facile abbassare la guardia. Ma anche nei retail, per segnalare la presenza del numero massimo di persone che un ambiente chiuso può ospitare in base alla superficie disponibile.
Inoltre, sta aumentando l’interesse al progetto da parte dalle amministrazioni comunali, che vogliono ricevere importanti informazioni sui flussi di pedoni, veicoli, bici e percentuale di utilizzo della mascherina. Il sistema risulta molto utile per monitorare con metodi analitici e scientifici le misure di sicurezza adottate ad esempio durante eventi con molte persone.
Le informazioni sulla privacy
La privacy è cruciale per Blimp. Le informazioni vengono infatti catturate da una telecamera posta all’interno del sensore. L’immagine viene processata all’interno dello strumento stesso, rigorosamente in forma anonima, aggregata e nel più totale rispetto della privacy, e immediatamente distrutta, non lasciando alcuna traccia. L’utente è informato in ogni postazione installata tramite la presenza di un’informativa in forma semplificata che dà indicazioni sul sistema utilizzato, e di un QR code che rimanda all’informativa in formato esteso, per leggere nel dettaglio il trattamento dati.
La salute passa anche attraverso la creazione di città sostenibili
Non solo, la tecnologia di Blimp si mette al servizio del nostro domani per trovare soluzioni all’avanguardia con il fine di garantire una qualità della vita migliore e rendere le città più vivibili. In questa direzione oltre alGoal 3 dell’Agenda 2030, il progetto di Blimp abbraccia anche l’obiettivo 9 (innovazione) e l’obiettivo 11 (comunità sostenibili). E in tal senso collabora attivamente con ilComune di Milano al fine di monitorare i progressi dell’amministrazione cittadina per quella svolta green necessaria in ogni centro urbano.La città lombarda ospita sensori che possono fornire informazioni utili non solo per quello che riguarda gli effetti dei decreti e delle restrizioni emanati per il Covid, ma anche per quello che concerne la gestione della sicurezza o il monitoraggio della mobilità. Anche alla luce delle nuove piste ciclabili che sono nate nel capoluogo per promuovere spostamenti più sostenibili e migliorare di conseguenza la qualità dell’aria che i milanesi respirano ogni giorno.
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